Il mondo si ferma e riflette, in particolare il 27 gennaio, per celebrare la Giornata della Memoria, dedicata a ricordare le vittime dell’Olocausto. Quest’anno, la poetessa e scrittrice Edith Bruck, una delle ultime sopravvissute ai campi di concentramento, è stata al centro dell’attenzione. A 93 anni, la sua voce torna a farsi sentire, mentre presenta il suo nuovo libro dal titolo “La donna dal cappotto verde”. Questo libro non è solo una raccolta di ricordi; è un potente monito su come l’orrore del passato possa ancora influenzare il presente e il futuro.
Un Incontro Commovente con il Passato
Il libro di Bruck racconta di un drammatico incontro avvenuto a Roma nel 2014, undici anni prima della pubblicazione del suo lavoro. Ella narra di come incontrò Lola Heller, una sua ex kapò ad Auschwitz, che la perseguitava con inviti e minacce. Questo episodio, emotivamente carico, mette in luce non solo le atrocità vissute, ma anche la complessità dei ricordi che tormentano la sua mente. Bruck, nonostante il dolore e il trauma, ha deciso di non denunciare la sua ex kapò, un gesto che sottolinea il conflitto tra memoria personale e giustizia.
Un Testimone di un’Orrore Indimenticabile
Edith Bruck è una figura di spicco nel panorama della letteratura contemporanea e un testimone vivente dell’Olocausto. La sua testimonianza è un’importante risorsa per le generazioni future, poiché sempre meno sopravvissuti rimangono per raccontare l’orrore. Con poche decine di testimoni della Shoah ancora in vita in Italia, le sue parole diventano un faro di speranza e un appello all’umanità, ricordando l’importanza di non dimenticare.
Messaggi dal Papa: L’Importanza della Memoria
Durante l’Angelus, Papa Francesco ha richiamato l’attenzione sull’importanza di ricordare le vittime dell’Olocausto, menzionando specificamente Edith Bruck. Il Pontefice ha invitato tutti a seguire l’intervista di Bruck nel programma “Che tempo che fa”, trasmesso proprio il giorno della Giornata della Memoria. Questi appelli al ricordo e alla riflessione servono a mantenere viva la memoria collettiva e a educare le nuove generazioni sui pericoli dell’antisemitismo e dell’intolleranza.
Una Lotta Contro l’Antisemitismo
Bruck ha parlato apertamente del suo timore di vivere in un mondo che continua a essere affetto da antisemitismo. La sua esperienza personale durante l’Olocausto, dove è riuscita a sopravvivere per puro caso a una selezione che avrebbe potuto portarla alla morte, è un promemoria potente. Attraverso le sue storie, lei ci insegna che la lotta contro l’odio e l’indifferenza deve essere una responsabilità condivisa e continua.
La Testimonianza di Edith Bruck: Un Dovere Morale
La scrittrice persiste nel suo impegno a testimoniare non solo per ricordare il passato, ma anche per formare un futuro migliore. Afferma che raccontare la sua storia è un dovere morale, sia per rendere omaggio alle vittime che per istruire le generazioni future. Bruck è convinta che l’atto di scrivere e raccontare possa contribuire a prevenire il ripetersi di tali atrocità. La sua speranza è che la memoria serva da guida e monito per tutti noi, per affinare la nostra comprensione della dignità umana.