Gianni Cenni, pizzaiolo italiano catturato in Ucraina mentre combatteva per i russi

La storia di Gianni Cenni, un pizzaiolo italiano di 51 anni originario della Campania, ha preso una piega drammatica quando è stato catturato dalle forze ucraine il 7 gennaio 2025. Cenni, che viveva e lavorava in Russia, ha deciso di unirsi all’esercito russo nel novembre 2024. La cattura è avvenuta vicino a Kupyansk, un’area attualmente molto battuta dal conflitto in corso tra Russia e Ucraina.

Chi è Gianni Cenni

Gianni Cenni è conosciuto non solo come pizzaiolo, ma anche come un personaggio particolare. Prima di trasferirsi in Russia, Cenni ha vissuto anche in Finlandia. La sua carriera di pizzaiolo l’ha portato a lavorare in vari ristoranti, tra cui “Anima di Samara” in Russia, dove ha continuato a coltivare la passione per la cucina napoletana. Secondo il suo profilo LinkedIn, ha lavorato anche alla pizzeria “La Figlia del Presidente” a Napoli, ma i proprietari di quest’ultima negano di averlo mai impiegato.

La cattura e le circostanze

Secondo le fonti ucraine, Cenni è stato catturato durante un’operazione speciale delle forze ucraine. La sua adesione all’esercito russo è avvenuta volutamente, e nonostante le sue dichiarazioni, sembra che fosse un militare attivo, contrariamente a quanto sostenuto, cioè di essere un semplice tassista. La sua cattura è il primo caso noto di un volontario italiano catturato dall’esercito russo dall’inizio del conflitto.

Motivazioni e controversie

Le motivazioni che hanno spinto Cenni a unirsi all’esercito russo rimangono poco chiare. Mentre molti potrebbero pensare che un pizzaiolo dovrebbe occuparsi principalmente di impastare la pizza e di servire i clienti, Cenni ha scelto una strada completamente diversa. Gianguido Breddo, un console onorario italiano, ha confermato di conoscere Cenni e descrive la sua personalità come molto decisa. Tuttavia, il fatto di essersi arruolato in un esercito straniero senza autorizzazione italiana sta sollevando domande legali e morali.

Implicazioni legali

È importante notare che unirsi a un esercito straniero senza il consenso del governo italiano è considerato illegale. Questo potrebbe avere serie conseguenze per Cenni, oltre alla sua attuale situazione di prigionia. L’Italia ha leggi severe riguardo dove i suoi cittadini possono combattere e diremo che la scelta di Gianni ha portato a una serie di complicazioni legali, potenzialmente mettendo in pericolo anche i suoi legami con la sua patria.

Pensieri finali

La storia di Gianni Cenni è veramente affascinante e tragica allo stesso tempo. Da pizzaiolo a soldato, questa transizione estrema ci mostra le scelte difficili che alcune persone fanno, per motivi che potrebbero non essere sempre compresi. Mentre i conflitti continuano a cercare risposte, questo caso dimostra come le vite possano cambiare in modi inaspettati e drammatici. La speranza ora è che Gianni possa trovare una via d’uscita da questa situazione difficile.

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