Rai 3 presenta ‘Respect’: la vita ispiratrice di Aretha Franklin in prima serata

Mercoledì 8 gennaio, il canale Rai 3 farà un omaggio straordinario a una delle cantanti più iconiche della storia della musica con la trasmissione del biopic ‘Respect’. Diretta da Liesl Tommy e interpretata da Jennifer Hudson, la pellicola racconta la vita e i successi di Aretha Franklin, la regina del soul che ha ispirato intere generazioni, mostrando non solo il suo talento straordinario ma anche le sfide e le difficoltà che ha dovuto affrontare nella sua vita.

L’amatissimo padre predicatore

Aretha Franklin è nata il 25 marzo 1942 a Memphis, in Tennessee. Fin da piccola, la musica era una parte fondamentale della sua vita. Sua madre, Barbara Vernice Siggers, era una cantante gospel, mentre suo padre, Clarence LaVaughn Franklin, era un predicatore battista. A soli sei anni, Aretha e la sua famiglia si trasferirono a Detroit dopo la separazione dei genitori. Qui, Aretha iniziò a cantare nel coro della chiesa guidata dal padre, sviluppando così il suo talento musicale.

Dal coro gospel alla musica dell’anima

La carriera musicale di Aretha ebbe un avvio originale, ma incontrò anche ostacoli. Dopo aver firmato con la Columbia Records nel 1960, il suo percorso verso il successo non fu immediato. Fu solo nel 1967, quando passò all’Atlantic Records, che il suo talento esplose, portando alla luce brani iconici come ‘I Never Loved a Man’ e ‘Respect’. La fusione tra gospel, R&B e soul creò un suono unico, che la rese un’indiscussa icona musicale.

Donna in prima linea

Aretha Franklin non è stata solo una cantante geniale, ma anche un attivista prezioso nella lotta per i diritti civili. La sua musica spesso trattava temi di uguaglianza e giustizia, e canzoni come ‘Think’ hanno rappresentato voci femministe e di resistenza. Il critico musicale Marco Mangiarotti ha descritto il suo lavoro come una “sintesi originale” che ha cambiato il panorama musicale. Aretha ha sempre usato la sua voce non solo per cantare, ma per dare potere e dignità alle minoranze.

18 Grammy e 75 milioni di dischi

Con oltre 75 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e ben 18 Grammy Awards vinti, Aretha Franklin ha segnato la storia della musica come una delle artiste più celebrate di tutti i tempi. La sua partecipazione al film ‘The Blues Brothers’ nel 1980 la rese un’icona mondiale, contribuendo a farla conoscere a nuove generazioni di fan. Ogni performance era un evento, e la sua presenza sul palco era sempre carica di emozione e potenza vocale.

Una vita non solo da regina

Nonostante il suo trionfo nella musica, la vita personale di Aretha fu segnata da sfide dolorose. Sposata due volte e madre di quattro figli, affrontò difficoltà in molteplici aspetti della sua vita privata, inclusi abusi e controversie legali. La sua relazione con il suo primo marito, Ted White, fu tumultuosa, e il loro divorzio nel 1969 segnò un momento difficile per lei. Allo stesso tempo, quella vita complessa ha alimentato la sua musica, rendendo le sue canzoni ancora più autentiche e toccanti per il pubblico.

Dal testamento conteso alla paura di volare

La morte di Aretha Franklin, avvenuta il 16 agosto 2018 a causa di un cancro al pancreas, ha portato a una battaglia legale tra i suoi figli per la sua eredità, rivelando la complicata realtà dietro la vita di una superstar. Inoltre, la paura di volare ha limitato le sue esibizioni internazionali, un fatto sorprendente per qualcuno che ha conquistato palchi di tutto il mondo. Nonostante le sue paure, il suo impatto sulla musica e sulla società rimane ineguagliabile.

Il film ‘Respect’ come tributo

‘Respect’, il film in onda su Rai 3, offre uno sguardo profondo su questa straordinaria artista, mettendo in luce non solo i successi ma anche i momenti più difficili della sua vita. Con Jennifer Hudson nel ruolo di Aretha, il film non è solo un racconto della sua carriera, ma un vero e proprio tributo alla sua eredità e alla bellezza della sua musica. La trasmissione di questo biopic rappresenta un’ottima occasione per conoscere e ricordare la vita di una delle più grandi voci del XX secolo e per riflettere sul suo imperituro impatto nella cultura musicale e sociale.

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